La Fondazione Fraternità San Pio X ETS nasce sul finire del 2013 nell’ambito territoriale della Regione Toscana, col preciso scopo di promuovere, sostenere e coordinare occasioni d’incontro, conferenze e corsi volti a introdurre o approfondire lo studio dei beni culturali storici, architettonici, ambientali e intellettuali della religione cristiana, oltreché delle tradizioni ad essi collegate (Statuto). Con un’attenzione particolare per l’ambito geografico di provenienza, quindi, oltre che al patrimonio prettamente artistico-architettonico toscano, la Fondazione si occupa anche di tutte le tradizioni collegate in senso lato al patrimonio cristiano italiano tutto intero, parafrasando ciò che disse Publio Terenzio nel 165 a.C. in «christianus sum, christiani nihil a me alienum puto».
La Fondazione deve il suo nome alla Fraternità Sacerdotale San Pio X (FSSPX), l’ente religioso che, per il suo amore e la sua gelosa custodia delle tradizioni cristiane più antiche e autentiche, ne ha ispirato la costituzione. Fin dall’atto costitutivo, infatti, occasionato dall’opera apostolica che la FSSPX svolgeva all’interno dei confini della Regione Toscana, la Fondazione Fraternità San Pio X ha fatto della congregazione della FSSPX il suo principale partner culturale, unitamente ai numerosi enti e associazioni – nazionali ed esteri – che gravitano intorno a essa. Docenti, artisti, accademici e sacerdoti contribuiscono regolarmente ad arricchire le occasioni di incontro della Fondazione. Al contempo, la FSSPX a delegato alla Fondazione numerose opere di formazione, anche clericale, in particolare grazie alle sue risorse intellettuali in campo storico, filosofico e teologico.
Conferenze, visite guidate, pellegrinaggi, corsi e pubblicazioni sono state così pian piano affidate alla Fondazione Fraternità San Pio X che ha quindi gradualmente esteso la sua sfera di interesse e il suo raggio di azione su tutto il territorio nazionale.
L'estensione delle attività della Fondazione su scala nazionale ha trovato più coerente espressione nel nuovo Codice del Terzo Settore (D.Lgs. 117/2017), al quale la stessa si è adeguata a partire dal 2022, assumendo la denominazione di Ente del Terzo Settore (ETS), e ottenendo - in data 22/11/2022 - l'iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore.
Nella riformulazione degli scopi statuari, la Fondazione dichiara di perseguire senza scopo di lucro «finalità civiche e di utilità sociale mediante lo svolgimento, in via esclusiva o principale delle seguenti attività di interesse generale» quali l'«organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse attività, anche editoriali, di promozione e diffusione della cultura e della pratica del volontariato», la «formazione extra-scolastica, finalizzata alla prevenzione della dispersione scolastica e al successo scolastico e formativo, alla prevenzione del bullismo e al contrasto della povertà educativa»
L’impronta essenzialmente didattica delle attività svolte in seno alla Fondazione ha incontrato alcune specifiche istanze in ambito formativo. In particolare, per quanto riguarda l’istruzione secondaria di primo e secondo grado, la richiesta di un’esperienza educativa alternativa, basata sul modello d’istruzione parentale ex Dlgs 76/2005, è stata accolta favorevolmente dal Consiglio, dando alla luce un progetto denominato «Scuola Parentale San Pancrazio». Avvalendosi del contributo formativo e organizzativo dei professori e degli educatori che già operano per la Fondazione, diverse famiglie hanno potuto incontrarsi e creare una realtà parascolastica che consente ai ragazzi di incrementare il loro rendimento nella scuola pubblica, e al contempo di fondare rapporti sociali profondi e costruttivi, anche alla luce del patrimonio cristiano del quale la Fondazione si fa custode e divulgatrice. Tali attività trovano riscontro nella vocazione statutaria di cui sopra in materia di formazione extra-scolastica.
Nella sua ormai pluriennale esperienza di tutoring scolastico, la Fondazione ha individuato un suo particolare target nella battaglia contro il fenomeno della dispersione scolastica. Si è osservato, infatti, che l'assenza di un contesto culturale e religioso percepito come accogliente non solo dai ragazzi come singoli ma anche dalla famiglia tutta e dalle famiglie quali comunità interconnesse, è non solo fomite di bullismo e di discriminazione, ma anche di perdita dell'autostima e del senso di appartenenza e di scopo, i quali dovrebbero essere il motore e la base dell'esperienza educativa e formativa di ogni studente. Di qui l'abbassamento degli obiettivi, col conseguente impoverimento dei contenuti didattico-formativi, in un avvitamento nefasto verso il declino educativo. Attraverso il recupero del senso di appartenenza alla tradizione cristiana, invece, la Fondazione - sostenuta in questo dall'opera spirituale della Fraternità San Pio X - è riuscita a suscitare nei giovani che gravitano intorno a essa un rinato amore per lo studio, per la conquista intellettuale, una maggior fiducia nelle proprie capacità e una riscoperta della dignità e del senso della scuola come luogo di crescita personale.
A livello universitario sono stati avviati dei corsi di approfondimento in storia e filosofia, in collaborazione con l’Institut IUSPX di Parigi. Il progetto prevedeva il conseguimento di un attestato con incidenza in termini di CFU, spendibili nelle università aderenti. Attualmente in stallo per un temporaneo calo di richieste, l’iniziativa è stata rimodulata sotto forma di incontri formativi a cadenza semestrale o annuale nei quali professori di spicco del pensiero neotomista integrano e approfondiscono il curriculum studiorum dei membri del clero che non hanno avuto l’opportunità di approfondire tutti gli aspetti della filosofia e della teologia scolastica o che vorrebbero aggiornarsi sulle attualità in ambito teologico-ecclesiastico.
Su questo e altri filoni culturali continueremo a dirigere le attività della Fondazione a venire.
Se desideri essere tenuto al corrente, scrivi a info@fondazionefraternitasanpiox.it.